LA CANNABIS LIGHT
La resina e le infiorescenze femminili di alcune specie di cannabis contengono sostanze psicotrope utilizzate da millenni. Conoscevano e sfruttavano le sue proprietà stupefacenti le popolazioni indù, nepalesi e arabe, da cui sembra derivi il nome “hashish”, che in arabo significa proprio “erba”. È a partire dalle infiorescenze della pianta di cannabis, infatti, che, con diverse tecniche, viene prodotto questo materiale bruno, da solido a colloso, che in Italia è chiamato “fumo”. L’hashish ha una concentrazione di principi attivi molto più elevata rispetto alla marijuana (chiamata anche “erba”, o ganja, dal termine hindi per “erba”) ricavata dalle infiorescenze essiccate delle piante femminili di cannabis. Entrambe sono per lo più fumate a scopo puramente e piacevolmente ricreativo, e rappresentano una delle sostanze voluttuarie più diffuse nell’ Occidente, dove sono note fin dai tempi dello storico greco Erodoto, che racconta nelle sue “Storie” come gli Sciti le consumassero, con lo scopo di mettere allegria tra i banchetti e tra i riti funebri. Nello specifico, la cannabis contiene decine di principi attivi, detti cannabinoidi, tra cui rivestono particolare rilievo il cannabidiolo (CBD), di cui sono ricchi soprattutto gli oli di canapa, e tetraidrocannabinolo (THC), la sostanza a cui vanno attribuiti gli effetti caratteristici della cannabis usata a scopo voluttuario, non solo dall’euforia all’aumento dell’appetito, ma anche dalle vertigini al disorientamento.
LA CANNABIS LIGHT SELEZIONATA
Quando si parla di cannabis light ci si riferisce alla sostanza ricavata sì dalle infiorescenze femminili della pianta di cannabis, ma, in particolare, selezionate per il loro basso contenuto di THC e per la ricchezza di CBD, il composto che non ha effetti psicoattivi. Il nome “light”, infatti, indica proprio la presenza minima di THC in questa sostanza: la concentrazione di THC nella cannabis light non deve superare la quantità dello 0,2%, con una tolleranza che si spinge sotto allo 0,6%. Inoltre, un fondamentale aspetto da tenere in conto è che la bassa concentrazione di THC permette di evitare che la sostanza abbia effetti psicoattivi e l’eccitamento lascia così il posto al rilassamento, favorito dalla vasta presenza di CBD, che contrasta l’altro principio attivo della cannabis!
EFFETTI E PROPRIETÀ DELLA CANNABIS LIGHT
Gli effetti della cannabis light possono variare da persona a persona; tuttavia, la cannabis light ha effetti collaterali molto lievi, se non addirittura nulli. Anzi, essa viene usata soprattutto per le sue proprietà terapeutiche: eccone qui di seguito alcune. La Cannabis Light presenta diverse proprietà associate all’alta concentrazione di CBD al suo interno: tale sostanza ha infatti diversi effetti positivi sul corpo, come quello antidepressivo, antistress, antispastico, antiemetico, antiossidante, neuroprotettivo, antidolorifico, antibatterico e anche antiflogistico. Insomma, prevede una varietà di diversi utilizzi e quasi tutti possono farne uso: per esempio, se si soffre di insonnia, mentre si è stressati e non si riesce a rilassarsi, è possibile provare tale sostanza, la Canapa Light, perché il quantitativo di CBD non provoca ansia; oppure in caso di patologie croniche, brulicanti e infiammatorie, soprattutto quando queste fanno male (come la fibromialgia o l’artrite e l’emicrania), o per indurre l’appetito e placare il vomito.
LA CANNABIS LIGHT PUÒ CREARE DIPENDENZA?
Una dipendenza porta alla necessità fisica o psicologica di adoperare l’oggetto di tale dipendenza o di compiere una certa azione in maniera compulsiva, a prescindere da quelle che potrebbero essere le conseguenze negative. La dipendenza psicologica, in particolare, produce dei desideri ricorrenti di fare qualcosa, senza però che il corpo ne avverta la necessità. In questo caso, le conseguenze di un mancato svolgimento di un’azione o, come in questo caso, di un mancato uso di qualcosa, possono essere di natura psicologica, come ad esempio il manifestarsi di un certo nervosismo.
Dunque, l’assunzione di una tale sostanza, la Cannabis Light, può provocare una dipendenza in coloro che ne fanno uso?
Questa è una domanda che molti, tra coloro che l’assumono, ma anche per informazione personale tra coloro che non ne fanno uso, si pongono!
Innanzitutto bisogna tenere in considerazione che se tali prodotti vengono utilizzati con molta frequenza, per il piacere di ricevere le sensazioni gradevoli che offrono, potrebbero far nascere una dipendenza psicologica, causata dal loro consumo. Per di più, c’è anche un altro aspetto da tenere in considerazione: la dipendenza psicologica che potrebbe nascere dall’uso della cannabis light, o anche della cannabis in generale, può dipendere anche e soprattutto dalle quantità di prodotto che vengono consumate sistematicamente dall’individuo.
Infatti, il THC presente nella cannabis illegale può indurre più facilmente ad avere una dipendenza dal consumo di tale prodotto illecito. Inoltre, maggiore è la quantità di THC assunta abitualmente, maggiore è il rischio di sviluppare una dipendenza psicologica dalla cannabis illegale, ma fino a un certo punto. Ma questo per quale motivo? Perché se assunto in determinate quantità, il THC provoca piacere, ma superato un certo limite può arrivare a provocare effetti spiacevoli: a questo punto, il continuo verificarsi di tali effetti, limiterà notevolmente le possibilità di sviluppare una dipendenza psicologica!
Ora, se consideriamo il caso della cannabis light, dato che i valori di THC presenti in tale cannabis sono quasi assenti, è ancora più difficile che nasca una dipendenza da questa sostanza! Anzi, il CBD contenuto in quantità significative al suo interno può essere utile e efficace proprio nel contrasto di determinate dipendenze più gravi, come quelle nei confronti del THC, ma anche dell’alcol e delle droghe pesanti. Per concludere, dunque, non è impossibile sviluppare una dipendenza psicologica dalla cannabis light, ma allo stesso tempo non è così automatico e veloce svilupparla.